SOTTOSCRITTO IL CCNI 2024/2025 PER LA DIRIGENZA SCOLASTICA
L’11 settembre 2025 è stata sottoscritta, presso il MIM, l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per la Dirigenza Scolastica, relativo all’anno scolastico 2024/2025. L’accordo definisce i criteri di riparto e di utilizzo del Fondo Unico Nazionale (FUN), destinato alla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, in attuazione dell’art. 21 del CCNL 7 agosto 2024. L’importo costituente il fondo unico nazionale 2024/2025 per le retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici è pari a € 390.732.492,20 lordo Stato (€ 284.111.229,86 lordo dipendente).
Come previsto dalla normativa vigente, l’85% del fondo è destinato alla retribuzione di posizione e agli incarichi di reggenza, mentre il restante 15% è riservato alla retribuzione di risultato. Qualora la quota destinata alla posizione risulti inferiore all’85%, il residuo sarà riallocato alla retribuzione di risultato, garantendo il pieno utilizzo delle risorse.
Le istituzioni scolastiche sono suddivise in tre fasce di complessità (A, B, C), con importi differenziati:
A 35.395,11
B 31.445,11
C 27.495,11
Per le reggenze pari o superiori ai 30 giorni è prevista un’integrazione pari all’80% della retribuzione di posizione variabile dell’istituto scolastico interessato. Gli incarichi aggiuntivi continuano a seguire le disposizioni dell’art. 19 del CCNL 2006, con i relativi versamenti che incrementano il fondo per la retribuzione di risultato.
La retribuzione di risultato sarà attribuita in base alla valutazione annuale del dirigente, secondo il Sistema Nazionale adottato dal Ministero. I livelli di valutazione sono:
80–100 Ottima valutazione 100%
55–79 Buona valutazione 90%
31–54 Sufficiente 80%
≤30 Negativa 0%
Il 5% dei dirigenti con le valutazioni più elevate riceverà una maggiorazione pari al 30% del valore medio pro-capite della retribuzione di risultato.
In caso di parità tra più dirigenti nella valutazione, il contratto stabilisce i seguenti criteri di priorità, da applicare in ordine progressivo:
1. Maggiore punteggio assoluto nelle fasce di complessità, in continuità con quanto finora stabilito nei precedenti CIN per l’intera retribuzione di risultato, calcolata in maniera proporzionale alle fasce
2. Maggiore percentuale di impegno delle risorse del MOF. Si considera la percentuale di utilizzo delle risorse assegnate per il MOF alla data del 31 agosto
3. Maggiore anzianità complessiva di servizio come dirigente scolastico
4. Maggiore anzianità anagrafica
La Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie è incaricata di individuare i destinatari della maggiorazione sulla base di questi criteri.
È prevista una clausola di salvaguardia per garantire che nessun dirigente subisca una decurtazione della retribuzione di posizione rispetto a quella attualmente percepita, fino alla scadenza dell’incarico.
Ai dirigenti in particolari posizioni di stato, non valutabili con il Sistema, sarà riconosciuta un’indennità pari alla media della retribuzione di risultato.
Il contratto entra in vigore per l’anno scolastico 2024/2025 e rimarrà valido fino alla sottoscrizione di un nuovo CCNI.
Lo SNALS-CONFSAL esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, che riconosce il ruolo strategico della dirigenza scolastica nel sistema educativo. Su nostra richiesta ci è stato confermato che gli arretrati relativi all’as 23/24 per retribuzione di risultato e reggenze, grazie ad un accordo con il MEF, saranno messi in pagamento ad ottobre.
Continueremo a vigilare sull’applicazione del contratto e a promuovere il confronto tecnico per risolvere eventuali criticità, nel rispetto dei principi di trasparenza, equità e valorizzazione professionale. Abbiamo sollecitato l’Amministrazione ad avviare immediatamente le trattative per il CIN relativo all’as 2025/26.
Categoria: News provinciali | Data di pubblicazione: 13/09/2025 |
Sottocategoria: ANNO 2025 | Data ultima modifica: 13/09/2025 |
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